Rieccomi con un’altra ricetta … dolce! 🙂 … il mio punto debole … beh in effetti non è l’unico … ahahahah! 😀 chi mi conosce sa che un altro grande mio punto debole sono pane e focaccia! 😉
Questa ricetta è un mezzo successo … o un mezzo insuccesso … dipende come vogliamo vedere la faccenda! 🙂
Mi chiederete allora “perchè hai deciso di raccontarcela se è venuta male? ;)” beh perchè la parte del successo è venuta proprio bene e come dicevo è questione di punti di vista. Comunque lascerò a voi giudicare, se vorrete rifare questa torta e dirmi se ho fatto bene!
Al di là dell’ingrediente che vi segnalerò come opzionale e che potrete sostituire con altro liquido (succo di mela o latte vegetale 😉 ), per quanto riguarda il gusto e la morbidezza vi assicuro che non resterete delusi. Questa torta è stata promossa a pieni voti anche dal mio giudice severissimo (già sapete) mio marito che si è spazzolato subito 2 fette 🙂 … grande soddisfazione! 🙂
Il segreto della morbidezza credo che sia merito del mix di farine: tipo 1, farro integrale, orzo integrale tutte macinate a pietra e un po’ di farina di ceci, molto ricca di proteine.
In particolare è eccezionale la farina di orzo che rende tutti i lievitati più soffici (anche il pane e la focaccia) … questo è il mio piccolo grande segreto che condivido con voi!
Oltre a farine non raffinate, come dolcificante ho usato il malto di riso, la prossima volta proverò a usare della crema di frutta secca, tipo il mio mix di uvetta albicocche e datteri, magari facendo 50-50 e vedere se la morbidezza si conserva.
Il malto di riso, come dice il nome, è un alimento che si ottiene dal riso lavorato con l’orzo maltato, ovvero germinato ed essiccato, i cui enzimi permettono di scindere i carboidrati del cereale in zuccheri più semplici, maltosio e destrine (oligosaccaridi). E’ spesso usato come dolcificante, ma in cucina naturale macrobiotica è usato anche in rimedi curativi, per questo è corretto denominarlo alimento più che mero dolcificante.
Il pregio del malto è di avere un sapore dolce meno intenso rispetto al “comune zucchero” (saccarosio), questo aiuta il nostro palato, ma anche l’organismo e il cervello ad abituarsi a sapori più naturali ed equilibrati. Inoltre il malto non contiene fruttosio, zucchero semplice molto più dolce del saccarosio, che in versione raffinata e concentrata si è visto avere effetti negativi sul metabolismo dell’insulina. Diversi studi scientifici mostrano una forte associazione tra fruttosio e sindrome metabolica, obesità e altre patologie infiammatorie croniche.
Tuttavia anche il malto è un alimento molto concentrato e come tutti i dolcificanti è da usare con parsimonia. Conviene abituarsi al sapore dolce naturale della frutta, ricca anche di fibre, vitamine e sali minerali.
Vi ricordo infine che i malti, dato che derivano da una lavorazione con orzo, NON sono gluten-free, quindi nel caso di intolleranza al glutine o celiachia è necessario scegliere lo sciroppo, anche se dal punto di vista nutrizionale è molto meno valido.
Ma tornando alla ricetta, vi ho rivelato qual è il mezzo successo … immagino che ora vorreste conoscere il mezzo insuccesso!
La mia intenzione era di fare una torta morbidissima rosa, sì proprio con l’impasto rosa … E’ già il secondo tentativo che faccio … e che va buco … ma non mi arrenderò e presto ci riproverò, ho già trovato un paio di spunti di riflessione! 🙂
Quindi probabilmente avete capito qual è l’ingrediente opzionale da sostituire: il succo estratto dalla barbabielola! 😉
Fino al momento di mettere in forno tutto sembrava procedere bene e anche nella prima parte della cottura il colore era ancora bello vivace … ma poi il colore è andato via via virando verso il marrone caramello … e a fine cottura la torta esternamente era appena rosata.
Nutrivo ancora qualche speranza fino al momento del taglio, dove le mie illusioni si sono infrante! 😦
Il colore in sé non è brutto è solo che non doveva essere così! Quindi se vorrete un classico pan di spagna chiaro vi consiglio di omettere la barbabietola e optare per un altro ingrediente liquido.
Bene … A questo punto direi bando alle ciance e passiamo alle cose pratiche … ovvero andiamo ad infarinarci un po’ 😉
Ingredienti (tortiera da 20-22cm):
200g farina grano tenero tipo 1
80g farina interale di farro
55g farina integrale di orzo
40g farina di ceci
1 bustine di cremor tartaro
pizzico di bicarbonato
pizzico di sale integrale marino
160g malto di riso
1/2 limone scorza grattugiata
1/2 arancia scorza grattugiata
1/2 cucchiaino vaniglia
1 limone succo
120g olio di mais
200g latte di soia
Opzionale 65g succo estratto da barbabietola (si può sostituire con succo di mela o late vegetale)
Come si procede:
Accendere il forno a 175°C.
Ungere e infarinare una tortiera a cerniera.
In una ciotola setacciare le farine e gli altri ingredienti secchi.
In un bicchiere graduato mettere la scorza degli agrumi, l’olio e 3/4 del latte vegetale, emulsionare con minipimer. Aggiungere anche il succo del limone e della barbabietola (o altro) e il malto, emulsionare anche questi ingredienti.
Quindi aggiungerli agli ingredienti secchi.
Con una spatola mescolare bene e se necessario aggiungere anche il latte tenuto da parte ed eventualmente anche altro se l’impasto è troppo asciutto.
Versare l’impasto nella tortiera, livellare e infornare a 175°C per circa 40-45min. fare la prova dello stecchino per verificare cottura. nel caso proseguire cottura per altri 5-10min.
Coprire con un foglio di stagnola se la superficie è già ben colorata e cotta.
Lasciare raffreddare su una gratella.
Farcire a piacere ad esempio con crema pasticcera o marmellata senza zucchero (come ho fatto io).
La torta è così alta che si riescono a fare 2 strati!
Ma è buona anche così … senza aggiungere nulla!!! 🙂
Ottima per la merenda, la colazione, il dopo cena! 😉
Che ne dite vi ispira? 🙂
2 pensieri riguardo “La mia torta morbidezza – pan di spagna alto”